Mother Coyote è una macchinetta che unisce le caratteristiche di un’ibrida e di una pen: stroke lungo, incisivo e deciso. L’idea alla base era semplice: portare la battuta da coil dentro al sistema cartucce. Le cartucce sono pratiche, ma sacrificano quella battuta corposa che solo l’ago tradizionale sa dare. Questo modello è diverso dagli altri che costruisco: non l’ho pensato per tutti, né per chi ha poca esperienza. Io non amo fare marketing con slogan ad effetto: preferisco essere chiaro e far sì che le mie macchine finiscano nelle mani giuste. Si può regolare, certo, ma se non sai riconoscere dal suono il voltaggio corretto, meglio lasciarla lì. È costruita interamente in alluminio, supporta aghi da medio a grande e introduce il nuovo sistema grip LOCK / UNLOCK: basta una piccola rotazione verso destra per allentarlo, o verso sinistra per bloccarlo — senza sforzo. Peso: 165 g. La meccanica è studiata per ridurre la durezza percepita della cartuccia, restituendo una sensazione vicina a quella di una coil e lavorando al meglio con escursioni importanti. Può essere usata anche a voltaggi bassi mantenendo comunque una battuta incisiva. Il colpo avviene su un pistone galvanizzato che assorbe l’impatto, evitando gli schizzi tipici delle battute più forti. L’asta, pesante e calibrata, abbassa la tensione della cartuccia e scorre all’interno di una bronzina auto-lubrificante: ogni tanto basta una goccia di lube sul pistone che impatta sulla bar. Non è una macchina per tutti: è per chi cerca il martello quando serve, vuole qualcosa di unico nella propria collezione e sa domarla. Una macchina che, nelle mani giuste, può dare grandi soddisfazioni.
